Qui su Manaskill.com troverete di tanto in tanto anche interviste a molti player, di seguito vi proponiamo quella fatta Baldo aka BetaBa dei Daydreamers.

Durante la mia “carriera” come videogiocatore ed appassionato di eSport, mi sono sempre sfuggite le motivazioni per le quali gli appassionati dei titoli calcistici, continuassero ad acquistare anno dopo anno le versioni aggiornate del proprio gioco preferito, che sia FIFA o PES. Ho sempre, erroneamente, pensato che sarebbe bastato semplicemente un aggiornamento delle rose e della ripartizione delle squadre di club nei vari campionati, ma oggi grazie alla piacevole chiacchierata fatta con Baldo a.k.a. BetaBa dei DayDreamers Pro Club, mi sono dovuto ricredere.

A partire dall’annuncio della Totti Pro League, ho cominciato ad interessarmi e ad informarmi sulla componente eSportiva del titolo EA, riguardante sia la modalità di uno contro uno conosciuta come FUT, che di quella a mio parere molto più interessante e con un altissimo potenziale in termini di intrattenimento e competizione del Fifa Pro Club.

Per chi non dovesse conoscere questi due modalità di FIFA 19, riassumo dicendo che FUT è il FIFA che la maggior parte del pubblico conosce, il classico calcio virtuale giocato 1 contro 1, mentre il Pro Club è la controparte fatta videogioco del calcio a 11, quello giocato dai beniamini di milioni di tifosi nazionali e non. La modalità FUT è molto più sponsorizzata e conosciuta in quanto porta grossi introiti nelle tasche di EA grazie alla vendita dei pacchetti, all’interno dei quali è possibile trovare giocatori da inserire all’interno della propria formazione.

All’interno del Fifa Pro Club avremo la possibilità di creare il nostro alter ego calciatore, ed insieme a lui crescere nella nostra carriera da e-sportivi nel ruolo che più preferiamo, perché nel Pro Club proprio come nel calcio reale, abbiamo la possibilità di scegliere un ruolo e giocare esclusivamente quello durante la partita.

Incuriosito da questa modalità ho deciso di intervistare BetaBa, Attaccante dei DayDreamers Pro Club, squadra che attualmente milita nella Poseidon League, nella Coppa Italia e nella Serie B VPL.

La mia prima domanda è stata su quello che secondo me era il deterrente principale che teneva separato FIFA dall’impero dei titoli eSportivi: la cadenza annuale del gioco. BetaBa mi ha aperto gli occhi, facendomi vedere la situazione dal punto di vista di un giocatore: la fine del ciclo vitale di un gioco coincide con la fine della stagione competitiva. Infatti non appena esce il capitolo successivo della serie, avviene uno stop delle competizioni che riprendono ufficialmente sul finire di ottobre o direttamente ad inizio novembre, dando alle squadre e soprattutto ai giocatori, la possibilità di adattarsi ai nuovi cambiamenti ed alla EA di correggere gli eventuali errori di programmazione.

Per quanto riguarda Pro Club, il discorso è del tutto differente. Purtroppo Electronic Arts considera ancora questa modalità come dedicata ad una piccola nicchia di giocatori, infatti non ci sono stati grossi aggiornamenti nel corso degli ultimi anni. L’unico cambiamento sostanziale è arrivato con l’avvento del Time Finishing, una modalità di tiro introdotta in FIFA 19 che richiede al giocatore un tempismo nella pressione del tasto di tiro, che rispecchia in qualche modo la prontezza di riflessi che deve avere un calciatore nella vita reale.

Abbiamo continuato a parlare toccando un argomento abbastanza fondamentale del FIFA Pro Club: la creazione del giocatore e la scelta di un ruolo.

Dopo qualche tempo dall’uscita del gioco, solitamente vengono fuori delle vere e proprie build ottimali come nei più fortunati MOBA. Infatti, BetaBa mi ha portato l’esempio delle caratteristiche tipiche dell’attaccante perfetto: 1,98 m di altezza per 68 KG di peso. Queste caratteristiche fisiche incidono, e non poco, sulle prestazioni in campo del nostro calciatore.

Consecutivamente alla creazione del personaggio, c’è la fase dell’allenamento, con la quale sarà possibile far salire le nostre caratteristiche primarie, secondarie e terziarie in base al nostro ruolo, e sbloccare delle abilità in un apposito skill tree che ci darà la possibilità di specializzarci in un determinato ruolo. Solitamente un calciatore ben costruito su FIFA Pro Club raggiunge un punteggio compreso tra gli 89 ed i 92 punti. La differenza sostanziale sta sul far crescere in maniera metodica e bilanciata il nostro calciatore, facendolo giocare su più ruoli per fargli sviluppare le statistiche di cui avremo bisogno durante le partite di campionato.

Ma FIFA Pro Club non è soltanto punteggi e statistiche, infatti l’abilità individuale, la cosiddetta Skill, è altamente richiesta e fa la differenza tra un giocatore casual che si limita all’utilizzo dei 4 tasti e del tasto di corsa per giocare, da un giocatore esperto che conosce e sa sfruttare a suo favore tutte le combinazioni di tasti e movimenti delle levette durante le partite.

Per la scelta del ruolo il processo è molto più lungo. Così come nel calcio reale, ricoprire un ruolo che sia portiere o attaccante, è una cosa che arriva da sé giocando. Infatti soltanto giocando sarà possibile trovare il ruolo che meglio ci rappresenta.

Sotto i termini di puro gameplay, secondo BetaBa, il difensore centrale è il ruolo più difficile dell’intero gioco, poiché è necessario mantenere la durante tutta la partita, bisogna leggere i movimenti avversari e non commettere errori. Se il difensore sbaglia il tempo di intervento, rigore e goal subito. Fare il difensore non è da tutti. La differenza al livello di gioco “varia” in base a tanti fatto, moduli, stile di gioco e compagni di reparto. In questo modo ci avviciniamo al calcio reale, poiché ogni modulo e strategia cambia sostanzialmente l’andamento della partita.

Il ruolo che fa un gioco a sé invece è quello del Portiere: “…è come giocare ad un gioco completamente diverso…”. Baldo ci dice a riguardo: “da attaccante posso adattarmi a fare la mezz’ala. In porta non ci si adatta, o lo sai fare o non lo sai fare. Un bravo portiere ti salva la partita, uno mediocre fa molti errori. La visuale del portiere è frontale, vede da dietro la porta le spalle del suo giocatore, un po’ come vedere la partita dalla curva. È un gioco completamente a parte.”

Andando più a fondo nella vita da spogliatoio e nel rapporto con i compagni di squadra, ho riscontrato l’altissima compatibilità con la controparte del calcio giocato, poiché essendo in 11 e controllando un singolo giocatore, è importante instaurare un grande rapporto di fiducia con i propri compagni, sviluppando in questo modo delle relazioni che possono portare alla crescita personale del player. BetaBa nel corso della sua carriera da e-calciatore, ha avuto la possibilità di giocare in numerosissime squadre internazionali e non, ma mai aveva trovato quello che realmente cercava durante la sua permanenza nei vari team: un gruppo coeso e collaborativo, formato da persone mature, simpatiche e vogliose di mettersi in gioco.

Il progetto DayDreamers Pro Club nasce dal Real Caserta, squadra capitanata ed allenata dai giocatori Claudio “Gordon_86” e Angelo “AngeloRice”, che con impegno e costanza è riuscita a raggiungere un buon livello di gioco nel corso della sua vita come team di FIFA.

Dopo aver risposto a queste mie domande più teoriche, BetaBa ha cominciato a spiegarmi come si svolge la settimana tipo del DayDreamers Pro Club.

Le settimane è suddivisa in due parti: giornate di allenamento e giornate di competizione, rispettivamente il martedì e giovedì per gli allenamenti, mentre il lunedì, mercoledì e giovedì per le competizioni. Le sessioni durano all’incirca dalle 21:30 e le 24:00, e comprendono delle partite amichevoli e delle fasi di analisi delle partite e delle tattiche di gioco, grazie alle quali si riescono sempre a correggere gli errori commessi in campo e a migliorare ogni singolo aspetto della squadra. All’interno del team vige il rispetto più assoluto, ed anche in caso di sconfitta nessuno deve avere l’arroganza di additare un compagno di squadra come colpevole unico della sconfitta appena subita.

Sotto questo punto di vista sono veramente da elogiare i due capitani AngeloRice e Gordon_86 che riescono magistralmente a seguire e coordinare alla perfezione altre 9 persone, un’impresa non di poco conto.

Durante le partite entrano in vigore due regole fondamentali: silenzio e concentrazione. Questa è la legge che rispettano per tutti e 15 i minuti della partita i membri del DayDreamers Pro Club, durante la quale soltanto uno ha la facoltà di chiamare degli schemi e cambiare i moduli.

Le squadre tendono a preparare più di un modulo di gioco, e i capitani della squadra scelgono quale usare prima della partita oppure durante lo svolgimento della stessa grazie al menù di pausa, come avviene con la modalità 1 contro 1.

Esiste però una differenza sostanziale: in FIFA Pro Club devono essere i giocatori ad avere l’accortezza di presidiare la propria area di gioco, infatti è richiesta un’ottima capacità di posizionamento, specialmente in fase di difesa.

Questa caratteristica ci fa capire quanto in realtà FIFA Pro Club sia affine al calcio reale, 11 giocatori singoli che si muovono insieme coordinati per portare a casa gli ambiti 3 punti settimanali. Chiunque sia un appassionato o un giocatore di calcio riesce ad applicare le proprie conoscenze a questa controparte virtuale. Un esempio banale può essere l’esecuzione di una semplice diagonale difensiva, o nei movimenti necessari a tendere una trappola agli avversari per metterli in posizione di fuorigioco. L’unica cosa che manca è lo sforzo fisico e la casualità che può essere decisiva in alcune situazioni, ma ciò non vieta che in futuro una persona non possa dire “sono il portiere del team pro club della Juventus”.

L’ultima domanda che ho voluto porre a BetaBa è stata riguardo il presente ed il futuro di FIFA come esport in Italia.

Al momento tutti si stanno più o meno muovendo per portare in campo la propria squadra esportiva, basta pensare alla Roma gemellata con i FNATIC per FUT, o al Piacenza e all’Empoli per quanto riguarda le squadre di FIFA Pro Club, ma ancora è tutto in divenire a causa del mercato in via di sviluppo e delle migliorie in corso alle infrastrutture della nostra nazione. Sicuramente grazie al crescente interesse delle multinazionali in campo eSportivo e alla crescita di progetti come la piattaforma di VPL, il futuro degli eSport e di FIFA sembra essere roseo anche per la nostra nazione, che d’altronde è la nazione del calcio.

Ringrazio il mio conterraneo BaldoBetaBa” per il tempo concessomi per quest’intervista, che spero possa suscitare lo stesso interesse che ha suscitato in me per questo fantastico mondo di FIFA Pro Club.

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