E’ stata rilasciata di recente la patch 3.20 per Tekken 7. Una patch che doveva correggere alcuni bilanciamenti soprattutto dopo l’EVO Japan 2020 che ha visto una monotonia di personaggi notevole. Oltre questo doveva avvicinare il gioco all’uscita del nuovo personaggio Fahkumram in primavera.

Noi di Manaskill insieme al nostro giocatore Frog abbiamo analizzato per voi le note e tratto le nostre conclusioni.

Novità principali patch 3.20 Tekken 7

Aggiunta nuova voce Replay nel menù che salva in automatico i replay delle partite disputate on-line e off-line – interessante anche la possibilità del gioco di dirti gli errori nelle punizioni o in alcune situazioni.

Patch 3.20 tekken 7

Oltre le risoluzioni di alcuni Bug e aggiustamenti minori, di cose che non influivano all’interno dei matchs, la patch si concentra su Leroy pg che ha destato molto scontento all’interno della comunity.

Leroy ha monopolizzato la top 8 dell’evo con ben 6 Leroy presenti. Gli atleti si aspettavano una modifica sostanziale del personaggio, un bilanciamento, cioè, che rendesse il personaggio meno appetibile e quindi ristabilisse la varietà delle Top 8 precedenti ma così non è stato.

La prima cosa che i proplayer hanno detto riguardo a queste modifiche è che non bastano assolutamente a normalizzare il personaggio e renderlo quindi meno appetibile dal punto di vista competitivo. Servono interventi strutturali e non marginali come questi.

L’ipotesi, anche confermata, è che queste fossero modifiche già programmate prima dell’EVO Japan 2020 quindi all’oscuro delle vere potenzialità del personaggio che si sono palesate durante il torneo mondiale.

Il CEO di Tekken ha dichiarato che le prossime modifiche al personaggio sarebbero dovute essere rilasciate insieme al nuovo personaggio Fahkumram ma visti i risultati dell’evo e le lamentele univoche dei giocatori saranno anticipate.

Questa patch lascia l’amaro in bocca a molti player che si trovano davanti un avversario molto semplice da utilizzare e che ha molto vantaggio nei vari MU rovinando così l’esperienza di gioco sia ai giocatori competitivi che agli amatori e spettatori.

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